Negli ultimi anni, le ricerche di architettura antica a Hierapolis si sono focalizzate sul tema delle dinamiche dei cantieri, sulla tecnologia della costruzione, l’organizzazione della manodopera e le ricadute socio-economiche dell’edilizia pubblica. In questa prospettiva, il Teatro offre un eccezionale potenziale informativo, sia per lo stato di conservazione delle strutture che per il notevole grado di approfondimento degli studi: grazie alle pluriennali ricerche della MAIER, dai primi contributi di Daria De Bernardi Ferrero alle recenti indagini di Giorgio Sobrà e Filippo Masino , infatti, la completa ricomposizione dei tre ordini della frons scaenae severiana costituisce una solida base di partenza per approfondimenti tematici. D’altra parte, l’edizione recente delle iscrizioni di dedica del Teatro da parte di Tullia Ritti ha rappresentato lo stimolo per esaminare in maniera comparata documenti epigrafici e materiali architettonici. È emersa immediatamente l’incredibile opportunità conoscitiva offerta dall’analisi del cantiere del restauro del Teatro avvenuto sotto Costanzo II, descritto nel testo inciso sul fregio-architrave del secondo ordine della frontescena, che Ritti ha puntualmente ricomposto e commentato nei suoi aspetti storici e amministrativi. Il lavoro che si presenta, propedeutico ad una successiva stima dei tempi e dei costi dell’impresa, vuole offrire una prima proposta di riconoscimento dell’entità della ricostruzione, una ipotesi sulle condizioni che determinarono l’urgenza dei lavori, ed una valutazione della razionalità delle procedure di cantiere.
Il restauro del Teatro di Hierapolis sotto Costanzo II / Ismaelli, Tommaso; Sobrà, Giorgio; Bozza, Sara; Casa, Giacomo; Galli, Alessio. - (2022), pp. 245-308. - HIERAPOLIS DI FRIGIA.
Il restauro del Teatro di Hierapolis sotto Costanzo II
Bozza Sara;Casa Giacomo;Galli Alessio
2022
Abstract
Negli ultimi anni, le ricerche di architettura antica a Hierapolis si sono focalizzate sul tema delle dinamiche dei cantieri, sulla tecnologia della costruzione, l’organizzazione della manodopera e le ricadute socio-economiche dell’edilizia pubblica. In questa prospettiva, il Teatro offre un eccezionale potenziale informativo, sia per lo stato di conservazione delle strutture che per il notevole grado di approfondimento degli studi: grazie alle pluriennali ricerche della MAIER, dai primi contributi di Daria De Bernardi Ferrero alle recenti indagini di Giorgio Sobrà e Filippo Masino , infatti, la completa ricomposizione dei tre ordini della frons scaenae severiana costituisce una solida base di partenza per approfondimenti tematici. D’altra parte, l’edizione recente delle iscrizioni di dedica del Teatro da parte di Tullia Ritti ha rappresentato lo stimolo per esaminare in maniera comparata documenti epigrafici e materiali architettonici. È emersa immediatamente l’incredibile opportunità conoscitiva offerta dall’analisi del cantiere del restauro del Teatro avvenuto sotto Costanzo II, descritto nel testo inciso sul fregio-architrave del secondo ordine della frontescena, che Ritti ha puntualmente ricomposto e commentato nei suoi aspetti storici e amministrativi. Il lavoro che si presenta, propedeutico ad una successiva stima dei tempi e dei costi dell’impresa, vuole offrire una prima proposta di riconoscimento dell’entità della ricostruzione, una ipotesi sulle condizioni che determinarono l’urgenza dei lavori, ed una valutazione della razionalità delle procedure di cantiere.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.